A tu per tu con Giorgio Mannucci

Dal 9 settembre 2022 è disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming “Nelle tue scarpe” il nuovo singolo di Giorgio Mannucci.

Lo abbiamo intervistato per saperne di più sul nuovo singolo! Buona lettura.

Ciao Giorgio, iniziamo conoscendoti meglio, come e quando è iniziata la tua passione per la musica?

Partiamo dalle elementari: facevo parte di una corale. I maestri ci tenevano tanto a questo loro progetto che ci portarono pure a cantare nel teatro della Regina a Londra. Da lì credo sia iniziata una certa passione o almeno il primo contatto.

Le cose si sono fatte serie alle superiori, quando con alcuni compagni di scuola (tra cui il Maestro Pellegrini, chitarrista degli Zen Circus) formammo gli Walrus. Uscimmo con l’etichetta Garrincha Dischi (lo Stato Sociale), facemmo un sacco di concerti in su e in giù per l’Italia pubblicando i primi lavori. Da questa e molte altre bellissime esperienze (Mandrake e Sinfonico Honolulu su tutte), è nata la mia passione che mi ha fatto diventare il musicista che sono oggi.

Quale artista del panorama nazionale o internazionale pensi ti abbia maggiormente influenzato e con chi ti piacerebbe collaborare?

Nel panorama attuale italiano sono un grandissimo estimatore di Giovanni Truppi. Con lui sicuramente scriverei un brano o almeno farei una chiacchierata bella profonda davanti a un bicchiere di vino.

Oltre a Giovanni nutro grande amore per le canzoni di Samuele Bersani e Daniele Silvestri.

Sono un amante della grande musica italiana, da Tenco a Mina, da Buscaglione a Bongusto. Il mio maestro assoluto è sicuramente Dalla. Insieme ad altri bravissimi 3 cantautori, porto in giro un omaggio dal nome “come è profondo il mare”.

Sono cresciuto a pane e Beatles, ma la voglia di scrivere una canzone e imbracciare una chitarra seriamente mi è quando in casa nello stereo girava “No Code” dei Pearl Jam. Avevo 15/16 anni.

Parlaci del tuo nuovo singolo “Nelle tue scarpe” scritta a quattro mani con Ale Bavo. Com’è nato il testo? Qual è la sua storia?

Nel settembre 2017 la mia città, Livorno, fu colpita da una tremenda alluvione. 8 morti e danni incalcolabili alle abitazioni.

Un numero incalcolabile di persone scese dalle proprie abitazioni per andare ad aiutare chi era stato più sfortunato. Si creò una vera e propria comunità.

Mi ricordo che saremmo stati un centinaio in un cortile di un condominio di Ardenza (uno dei quartieri più colpiti) a spalare, togliere il fango, spostare brandelli di marciapiedi arrivati chissà da dove. Operavamo tutti in silenzio, in sintonia, senza prevaricazioni.

Da lì è nata la canzone.

Come è nata la collaborazione con Ale Bavo?

Io e Bavo ci siamo conosciuti durante la produzione del disco “Il Sorpasso” dei Sinfonico Honolulu, orchestra di ukulele nel quale militavo. Gli inviai timidamente alcune mie canzoni e lui fu entusiasta. Nel 2017 abbiamo dato vita ad “Acquario” il mio primo disco solista. Grazie a quel lavoro ho fatto numerose date per lo stivale e fatto importanti aperture (come quelle a Diodato o Gazzelle).

I tuoi progetti futuri? Qualche anticipazione?

“Nelle tue scarpe” è un brano che vive di vita propria ma in realtà sarà uno degli 8 brani che andranno a comporre il mio secondo disco solista “Scoprire” in uscita a Novembre per Black Candy Produzioni.

Sono molto entusiasta per questa uscita. L’ultima volta che ho pubblicato un brano che segue la forma canzone classica è stato il 2020 con “Ogni notte Scoperta”. Alcuni brani di “Scoprire” sono nati pure prima quindi capirete la smania che ho di vederlo nascere.

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