Campioni d’Italia, dopo 33 anni è nostro.

E alla fine arrivò; atteso,sperato,già vinto e pure imprecato in una attesa snervante tra l’euforia dei cugini campani( a quando una lapide ricordo)le minacce di sparuti frustrati gruppi italioti di province dimenticate che militano in campionati figli di un dio minore, eppure presenti a guadagnarsi i 5 minuti di notorietà sulle spalle del vincitore.Tra aliti di livore di giornalisti deontologicamente schierati e il razzismo strisciante di meridionali rinnegati e peggio ancora del razzismo dentro x dentro,questa squadra miete le sue vittime tirando il fiato solo all’ultimo chilometro. Lo fa contro il Verona, complice il ritorno di champions ,poi con i cugini salernitani come detto e ieri, accontentandosi alla fine di un pari figlio dell’ansia della prima volta dei ragazzi allenati da Spalletti.


Lo meritava il coach Luciano reo lo scorso anno di qualche dubbia scelta,
Giuntoli ,il cui scouting è veramente all’altezza scovando( già da 3 anni) un Georgiano e un Coreano e aggiungendovi il centravanti della nazionale italiana Raspadori,il centrattacco di riserva Cholito Simeone, il difensore norvegese Ostigard, il mancino di fascia Oliveira e la meteora Ndombele in prestito.
Lo meritava Meret dato allo Spezia fino ad un sospiro prima di fine mercato per fare posto a Navas( mai veramente interessato)
Lo meritava la squadra tutta e il presidente più fortunato del mondo, avendo come parametro il contenimento del monte ingaggi, a fronte di adii eccellenti quali koulibaly, Insigne, Mertens,Ospina e Fabian Ruiz.I totem erano rimossi, il Re era nudo e adesso era tutto nelle mani di Luciano da Certaldo. Non ci è voluto molto per capire, il popolo azzurro è di bocca buona e aveva inteso subito che sarebbe stata una stagione esaltante. Una notte insonne riporta Napoli dove gli compete,tra le grandi, e tra i lontani olezzi di tv commerciali e di giornali  di parte,” Napoli con lo scudetto ma senza reddito di cittadinanza ” offendendo tutti anche con i soldi di chi paga le tasse.I falsi complimenti ” Dati i troppi passati complimenti non ci possiamo esimere dal complimentarci anche noi” parole e musica della nuova FC Juventus che neanche sa in che categoria giocherà prossima stagione. I napoletani hanno memoria lunga,sanno bene adesso chi sono i loro nemici, toccherà ricordarlo quando li affronteremo nuovamente, il ciclo è aperto, si salvi chi può

Ciro Tumolillo.

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