Con la fine del mese di agosto inizia a volgere al termine l’estate ma gli incendi no, sono sempre all’ordine del giorno.
Questa notte è toccato ad Altofonte, paese di circa 10000 abitanti in provincia di Palermo. Proprio qui alle 22 circa del 29 agosto 2020 si è sviluppato un incendio partito nel bosco di Moarda, alimentato dal vento di scirocco e magicamente sviluppato poi in altri 5 punti diversi e contemporaneamente. I pompieri sono impegnati in altri incendi in altri paesi della provincia: Carini, Termini Imerese, Sciara, Polizzi Generosa e Santa Cristina Gela. Un incendio è divampato anche a Monte Pellegrino. In quel caso sono intervenuti i mezzi aerei.
“La situazione è gravissima, tutti i cittadini che abitano sotto il bosco, anche zona Campo Vecchio, Cozzo di Castro, corso Piano Renda, devono allontanarsi. Le fiamme e la cenere incandescente può causare roghi anche al centro abitato. Allontanatevi tutti dalle vostre abitazioni. Scendete a valle del paese. Subito“. E’ l’appello disperato lanciato su Facebook dal sindaco di Altofonte, Angela De Luca.
Già da oggi si inizierà a capire l’ammontare dei danni, che da una prima stima potrebbe aggirarsi intorno a diverse decine di migliaia di euro. L’incendio di Altofonte ha portato abbondante fuliggine a Palermo: in alcune zone della città infatti è piovuta cenere che si è depositata per strada e nelle macchine.
Si indaga per eventuali azioni criminali, seppur in Italia rimangono ignote le cause del 70% degli incendi. Raramente gli incendi nei boschi sono provocati da cause naturali ma dipendono spesso da un forte senso di irresponsabilità che pervade l’animo umano e dal dolo. Gli incendi boschivi, purtroppo, causano danni che durano anche più di cento anni prima di riportare la situazione allo status quo ante, sempre che vengano attivati interventi per facilitare la ripresa degli habitat naturali.