Festa scudetto, mancano poche ore, tifosi e turisti invadono la città

A cura di Carlo Ferrajuolo

Foto di Riccardo Santovito RSproduction

Non è bastato il pari con la Salernitana al Maradona alla squadra di Spalletti, che deve ancora attendere per celebrare il suo terzo tricolore: ecco quando può arrivare

Festa rimandata per il Napoli, a cui non è bastato il pari al Maradona contro la Salernitana per festeggiare aritmeticamente lo scudetto nonostante il ko della Lazio in casa dell’Inter. I biancocelesti sono ora a -18 con 6 giornate ancora da disputare (ancora possibile dunque in linea teorica un arrivo a pari punti con conseguente spareggio).

Dalle prime ora del mattino, e nonostante le difficoltà logistiche dettate dal blocco del traffico e dal malfunzionamento dei mezzi pubblici, migliaia di tifosi si sono riversati in città per sostenere al squadra e cominciare a festeggiare.

Tanti sono stati i disagi per i trasporti, ma chi è riuscito a raggiungere lo stadio Maradona in tempo ha potuto iniziare a cantare già prima di entrare. Dal classico “Chi non salta è juventino“, per le strade del Vomero si ballava sulle note di “‘O Sarracino“.

Cori e canti hanno accompagnato la città fino all’inizio del match, accompagnati dai fumogeni blu e dalle bandiere. Promossa, inoltre, un’iniziativa che prevedeva ad ogni tifoso di portare in strada due bandiere, in onore di chi non è più tra noi e non ha potuto vivere questa festa appieno.

Non è sicuramente mancato il coro “La capolista se ne va“, che ha accompagnato la squadra per l’intera stagione. Ora il Napoli attende il risultato della Lazio di mercoledì e potrebbe festeggiare lo scudetto in albergo, nello stesso modo in cui lo perse cinque anni fa.

Ora tutto è rimandato a mercoledì, in attesa che la Lazio affronti il Sassuolo, al massimo a giovedì quando ci basterà un punto contro l’Udinese per far scattare la festa!

Fin dalla mattinata di domenica 30 aprile, i tifosi partenopei sono scesi nelle strade e nelle piazze della città per vivere appieno ogni momento di una giornata indimenticabile. Da Corso Umberto alla Stazione Centrale di Piazza Garibaldi, dal simbolico Spaccanapoli a Forcella, con il bellissimo murales del San Gennaro realizzato dal writer Jorit: un’invasione azzurra fatta di gioia, cori, bandiere e striscioni.

Sicuramente sarà una festa lunghissima per la vittoria del 3 scudetto, una festa che terminerà a giugno con la fine del campionato.

Altro giro, altra corsa: ricomincia il tam tam istituzionale per contenere in sicurezza la possibile festa scudetto che potrebbe esplodere in città giovedì

Udinese-Napoli si giocherà giovedì, forse alle 20:45, forse alle 18, forse ancora alle 18:30: dipende tutto dalle decisioni di prefetto di Udine, Osservatorio e CASMS. Ma, in qualsiasi fascia oraria verrà stabilito il fischio di inizio, spunta l’ipotesi dell’apertura del Maradona per vedere tutti insieme il match su due maxischermi che proietteranno la gara della Dacia Arena. La Rosea fa il punto della situazione su quello che potrebbe accadere giovedì sera, tra Napoli ed Udine.

UDINESE-NAPOLI, MARADONA APERTO?

Ne parla oggi la Gazzetta dello Sport, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: “Per questo sono già in corso contatti fra il sindaco Gaetano Manfredi, il prefetto di Napoli Claudio Palomba e il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis. C’è la possibilità concreta che la partita di giovedì a Udine possa essere vista collettivamente allo stadio Maradona sui maxi schermi consentendo l’accesso a tutti coloro che erano sugli spalti nel derby con la Salernitana. Si parla anche di una richiesta alla Lega di poter chiedere un anticipo di due ore del match per evitare si possa sconfinare in piena notte aspettando la squadra all’aeroporto di Capodichino. Il tentativo sarebbe sempre quello di concentrare la gran parte dei festeggiamenti in un’area della città, quella dello stadio a Fuorigrotta“.

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