Film e serie tv su Raffaele Cutolo: tra le star c’è Johnny Depp

Non solo una serie tv, in arrivo anche un film su Cutolo: a interpretare ‘o Professore potrebbe essere Johnny Depp

Quattro produzioni intenzionate a rilanciare l’attenzione sul personaggio che ha allestito un welfare criminale nelle celle di mezza Italia, che ha saccheggiato il sistema di appalti post sisma e che ha trasformato il capoluogo napoletano in una sorta di mattatoio a cielo aperto. Progetti, contratti, tentativi di riduzione cinematografica che passano in queste ore da Ottaviano.

Raffaele Cutolo e Jhonny Depp

Una importante piattaforma internazionale di produrre un film su Cutolo, di collocare su una ribalta planetaria la storia di don Raffaè. E, a recitare nel film made in Usa, ci sarebbe addirittura Johnny Depp, star americana che ha offerto sguardo magnetico per decine di film apprezzati nel mondo. Difficile capire, allo stato del progetto, se parliamo di una semplice suggestione o se l’ex pirata dei Caraibi abbia già formalizzato la propria adesione al soggetto Cutolo e agli altri personaggi della trama vesuviana. Di sicuro, il progetto è molto di più di una idea. C’è un accordo stabilito con la famiglia del boss deceduto un anno fa, c’è un contratto, come ci viene confermato da fonti vicine alla famiglia dell’ex ergastolano.

Un rapporto di collaborazione con Giancarlo De Cataldo per la scrittura di una serie tv e di un lungometraggio di finzione basato sulla vita del boss Raffaele Cutolo, fondatore della Nuova Camorra Organizzata: ad annunciarlo è Ilbe-Iervolino and Lady Bacardi Entertainment, società attiva nella produzione di contenuti cinematografici e televisivi.

Raffaele Cutolo è un progetto a tre teste, intrapreso dopo l’acquisto, da parte della produzione, dei diritti sulla vita di Cutolo direttamente dagli eredi e coprodotto insieme alla società di produzione di Elide Melli, Elisir 27, composto non solo da lungometraggio e da una serie tv di finzione, ma anche da una docuserie in 4 puntate. De Cataldo, grazie al materiale raccolto, avrà a disposizione importanti documenti, inediti assoluti, sulla vita del boss che durante i 58 anni passati in carcere ha fondato la Nuova Camorra Organizzata e dalle cui ceneri è nata la camorra odierna. Tra gli sceneggiatori impegnati nel progetto anche Domenico Rafele Nicola Ravera Rafele e Gianluigi Esposito. De Cataldo è un giudice della Corte D’Assise a Roma, che da anni coltiva la sua passione per la scrittura, diventando autore di libri molto noti, nonché sceneggiatore televisivo e autore di opere teatrali, privilegiando il genere giallo e crime.

Tra le sue opere più significative spicca il libro “Romanzo Criminale”, dal quale è stato tratto il famoso film omonimo diretto da Michele Placido e la successiva trasposizione televisiva seriale, diretta da Stefano Sollima. Con quest’ultimo ha scritto soggetto e sceneggiatura del film Suburra, collaborando anche alla serie tv, costola del film, diretta da Placido, Andrea Molaioli e Giuseppe Capotondi. Per il cinema ha collaborato alla sceneggiatura del pluripremiato film di Mario Martone “Noi credevamo” e al film diretto da Claudio Amendola “Il permesso – 48 ore fuori”.

<<Ho cominciato a interessarmi dell’argomento molti anni fa – racconta Gianluigi Esposito-. Avevo già avuto esperienze con il mondo del carcere, i detenuti e il loro recupero. Poi conobbi Iacone Tina, moglie di Raffaele Cutolo e la piccola Deny Cutolo, allora uno scricciolo di femminuccia vivace e intelligente. Dopo qualche anno nacque l’idea di realizzare questo libro di poesie, né raccolsi molte e alla fine, grazie all’editore Francesco de Rosa, pubblicammo la raccolta. Qualche anno dopo, Gianfranco Gallo realizzó il cortometraggio Denyse al di là del vetro che ancora oggi fa incetta di premi, un lavoro a cui tengo molto e di cui ringrazio sempre il amico fraterno, Gianfranco per il coraggio avuto. Adesso si lavora per il film, il documentario e la serie, per conto della produzione Cosmo – Iervolino/Bacardi, ma non mi aspettavo di essere chiamato per seguire alcune tesi di laurea di alcuni studenti… io, che la “Laura” non l’ho mai presa!>>.

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