Il pensiero creativo tra arte e scienza a cura di Nadia Carlomagno “I Linguaggi non lineari della narrazione e della comunicazione nella scena e nella didattica” All’ Università Suor Orsola Benincasa un nuovo incontro seminariale ideato e coordinato da Nadia Carlomagno docente ed attrice con la collaborazione di Rosalba Ruggeri e la importante lectio performance del Prof. Pier Cesare Rivoltella dal titolo: “Raccontami una storia! Il gioco della narrazione e l’educazione” Intervistata la Carlomagno “fotografa” la bella esperienza culturale performativa arricchita dai grandi ospiti intervenuti con lectio, performance e proprie esperienze artistiche. Dopo gli incontri con il coreografo Virgilio Sieni, che ha inaugurato il ciclo seminariale tra arte e scienza “I Linguaggi non lineari della narrazione e della comunicazione nella scena e nella didattica”, con il Prof. Dario Tomasello, il maestro puparo ed attore Mimmo Cuticchio ed ancora l’attore e performer Lorenzo Gleijeses, si è tenuta presso la storica Sala degli Angeli dell’Unisob antica chiesa del monastero di clausura, la lectio del Professore Pier Cesare Rivoltella, ordinario di Didattica e tecnologie dell’educazione all’Università Cattolica del S. Cuore di Milano, dove ha fondato e dirige il CREMIT (Centro di Ricerca sull’Educazione ai Media, all’Innovazione e alla Tecnologia). E’ presidente della SIREM (Società Italiana di Ricerca sull’Educazione Mediale) e membro della Commissione Scuola dell’Accademia dei Lincei.
La lectio/performance dal titolo “Raccontami una storia! Il gioco della narrazione e l’educazione”prende avvio da un breve atto unico per tre personaggi, Salvatore D’Onofrio, Nadia Carlomagno e Francesco Maria Cordella, che mette in scena il rapporto tra la narrazione, la vita e l’educazione. A seguire, la riflessione si articola in tre direzioni. La prima, seguendo l’analisi freudiana del gioco del rocchetto in Al di là del principio di piacere, mette in evidenza il rapporto della narrazione (e del teatro) con l’elaborazione dell’angoscia di morte. La seconda, attraverso Jerome Bruner, mette a fuoco le differenza tra comprensione scientifica e narrativa della realtà. La terza, seguendo il pensiero di Maria Zambrano, trova nella narrazione lo spazio per la ricomposizione di poesia e filosofia.
Il seminario, promosso da Nadia Carlomagno, professore associato di pedagogia sperimentale dell’Unisob e direttrice artistica e scientifica del Master in “Teatro pedagogia e didattica. Metodi, tecniche e pratiche delle arti sceniche”, con la collaborazione di Rosalba Ruggeri, curatrice e docente del Corso di laurea magistrale in Scienze dello spettacolo e dei media dell’Unisob, è finalizzato a far vivere agli studenti dei vari corsi di laurea un viaggio creativo e di scavo nella diversità dei linguaggi non lineari, un luogo dove poter indagare le molteplici strade che può percorrere il linguaggio della narrazione e della comunicazione nell’assonanza tra scena e didattica. Una esperienza immersiva di "sconfinamento"nel dialogo con la diversità degli sguardi comunicativi, che invita ad abitare i confini come limiti da decostruire e reinventare, nel confronto con la differenza e con l'unicità, risorse indispensabile al cambiamento e dunque all'apprendimento. Dalla narrazione orale a quella digitale, attraversando il linguaggio del cunto, il linguaggio teatrale, pedagogico, cinematografico, della musica e della danza, includendo il mito e la maschera. Prossimamente altri incontri, con il regista e drammaturgo Marco Martinelli presso il Teatro Mercadante, poi sempre presso la Sala degli Angeli Unisob con lo studioso Gennaro Carillo, ed ancora, online, la regista e drammaturga Giorgina Pi. In chiusura a maggio, l’ ultimo incontro presso il Teatro Mercadante, con l’antropologo Marino Niola. Tutti gli incontri svolti in teatro sono aperti al pubblico e sono fruibili anche in streaming sui canali social dell’unisob: www.facebook.com/unisob/live - www.youtube.com/unisobna - www.linkedin.com/school/unisob Pino Attanasio