Intervista a Soulfixer

“Cracking Your Smile” è il nuovo singolo di Soulfixer, un brano sperimentale con sintetizzatori e arpeggi di chitarra acustica alla ricerca di nuove sensazioni ed emozioni.

Abbiamo intervistato per voi l’artista. Ecco cosa ci ha raccontato.

Iniziamo conoscendoti meglio, come e quando è iniziata la tua passione per la musica?

La mia passione per la musica è nata in un centro commerciale, nel reparto dischi, insieme a mio padre. Mentre girovagavo è stato lui a mostrarsi entusiasta per un CD dei Genesis “Foxtrot”. Mi fece un discorso su quanto erano forti i Genesis rispetto agli U2 che andavano per la meglio quegli anni, inutile dire che li comprano tutti e due.

Andammo a casa, spacchettammo il regalo e partì “Watcher Of The Sky”. Non capii niente, forse qualche passaggio, avevo circa 7 anni. Resistetti a quei tempi composti per far contento mio padre ma, quando partì “Time Table”, è stato lì che è nata la mia passione per la musica. Vi sfido a fare la stessa cosa con vostro padre e poi mi direte quanto è grande la mia passione!

Quali sono gli artisti che hanno maggiormente influenzato il tuo percorso artistico?

Sicuramente gli artisti della scena Grunge e Trip-hop. Artisti come Gorillaz, Moby, Soundgarden, Alice in chains, Dead Mau5, Almamegretta, Massive Attack etc.

Come nascono le tue canzoni?

Nascono con l’intento di rivelare qualcosa di subliminale.

Parliamo del tuo ultimo singolo: dove nasce l’idea per questo brano?

In questo brano volevo riprodurre come io vivo il lato tossico di questa società fatta di narcisismo patologico e sociopatia.

Qualche novità che vuoi condividere, in anteprima, con i nostri lettori?

Si, per chi crede in me, informo che ho il mio catalogo in allestimento.

I tuoi progetti futuri? Qualche anticipazione?

Sicuramente, quello di promuovere la salute mentale.

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