Nasce il filone “voce e pelle”:
l’esperimento di Ciccio Merolla e la sua “Malatia” feat Amandha Fox
regia Max Bellocchio
Schiocchi di dita aprono le danze del rituale pagano di un Merolla recidivo, che con sorriso sornione, proprio non puo’ farne a meno e sembra dire, (ma non lo dirà mai in inglese) “Ops I did it again”. E si sa che con Ciccio Merolla non è tutto fumo, anche se del fumo c’è… ma non è incenso, bensì l’amarcord del sigaro, omaggio al genio di Tinto Bras, a dare il via alle danze, o meglio, ai canti.
Voci a cappella, le tre vestali, intonano il mantra tormentone “ malatia malatia tu sì comme ‘na malatia” che svela poi quale essere il potere della dea, sinuosa, provocante, carnale, che ha il dono di rendere reale anche una bugia, come insegnano pagine e pagine di letteratura in cui la donna ammaliatrice puo’ tutto, in un gioco eterno di seduzione che inganna l’uomo con il sorriso, come il canto antico della sirena Partenope/Amandha, fino alle malefemmene del nuovo millennio.
Atmosfere pompeiane si svelano nel cuore di Napoli e le pareti dello storico Palazzo Venezia diventano avamposto del piacere sensuale da risvegliare dal sonno eterno del politicamente corretto ad ogni costo. Ecco che si risveglia al ritmo delle mani, la vita, in tutta la sua essenza dell’ hic e nunc. E’ un gioco, quello del percussionista che, con le mani , diventa illusionista e prestigiatore . E’ un gioco di ritmo e suoni, è un gioco, metafora della vita che deve sopravvivere a se stessa e per farlo non esiste unica via di fuga che la vita stessa.
Una goliardia e provocazione, coinvolgere il mondo dell’hard in questa operazione video-musicale in cui le immagini griffate Max Bellocchio e i suoni di Merolla si fondono in un risultato mai forzato, mai volgare, mai ostentato. E’ un gioco senza vincitori, un tormentone di un’estate ormai finita, una malattia, appunto ‘na malatia. La malattia del musicista Ciccio Merolla è ormai chiara, ricercare suoni, sperimentare superfici da suonare, creare atmosfere musicali, spingersi oltre, fino a dove il ritmo gli concede di andare. E la sua ricerca sonora lo ha portato a scoprire e a praticare ormai da anni la body percussion e a fare della pelle, non solo l’organo più esteso del corpo umano, ma quello, che suona meglio, dopo il cuore, che va da se’.
Questa pelle diventa la protagonista di un quadro interattivo. Questa pelle, così esposta al sole e al vento della vita, si offre e si rende strumento musicale universale, come per dimostrare che si fanno guerre in nome di sfumature diverse, di territori e ideologie, di interessi, di religioni.
Perchè invece non fermarsi a suonare? Perchè non fermarsi ad ascoltare?
Come in una villa dei misteri post-moderna, Ciccio Merolla svela il segreto dell’elisir di lunga vita o, come si dice a Napoli “del saper campare”: è’l’ironia la chiave di lettura di questo affresco contemporaneo, svelato attraverso la magia delle mani, unico strumento possibile per compiere il rito della musica sulla pelle.
Il brano Malatia
“Malatia” è il brano voce e pelle di Ciccio Merolla che, usando la tecnica della body percussion, trasforma il corpo,o meglio la pelle di Amandha Fox, in strumento musicale che genera un suono che nella sua unicità, rende il brano davvero irripetibile. Malatia è un brano dalle atmosfere che spaziano dal Marocco ai sud del mondo, sempre improntate sui suoni che fanno parte della cultura napulegna, tratto distintivo delle radici di Ciccio Merolla che, come sempre,sceglie la lingua napoletana per le sue rime, stavolta scritte con l’amico rapper Lucariello e cantate dalla stessa voce di Ciccio Merolla e Carolina Franco. ll ritmo incalzante delle mani del percussionista partenopeo doc, da vita a virtuosismi sia nell’intro che nel brano stesso in cui l’assolo è d’obbligo. Le voci femminili a cappella e del coro sono la cornice perfetta del brano tormentone di Merolla.
Il brano è disponibile sulle piattaforme digitali e su spotify
Note del regista Max Bellocchio
L’atmosfera sensuale della performance di Ciccio Merolla, fatta di mani e pelle, in questo caso quella del corpo di Amandha Fox, si respirava nell’aria, le persone presenti sul set erano attratte da quella situazione altamente erotica ma mai volgare. Questo mi ha fatto capire la professionalità di Ciccio, perché qualsiasi altra persona avrebbe indugiato su quel corpo, lo avrebbe guardato con occhi diversi, lui no, era concentrato sul suo lavoro, attento ad ogni dettaglio, c’era una intesa tra di noi fortissima, non avevo bisogno di parlare, un veloce sguardo tra di noi e lui capiva esattamente cosa volevo. La stessa cosa è successa quando ci siamo incontrati per la prima volta, dopo pochi minuti mi sembrava di conoscerlo da sempre, avevamo le stesse idee, venivamo dallo stesso quartiere, tutti e due avevano voglia di sperimentare qualcosa di nuovo e questo ha fatto sì che dopo poco tempo , dalle nostre idee, è nata Malatia.
Amandha Fox
<<Mi ha fatto immensamente piacere partecipare all’esperimento musicale messo in atto dal percussionista partenopeo Ciccio Merolla diretto dal regista Max Bellocchio . Allo stesso modo nel ruolo di modella mi sono sentita felice e appagata per la qualità del lavoro realizzato. Poi Napoli è una città magica visto che la sua storia fin dalle origini si è ammantata di miti e leggende>>.
CREDITS
Produzione: Jesce Sole Regia: Max Bellocchio / Direttore della fotografia: Luciano Filangieri / Operatore video: Peppe De Muro / Grafica: Luca Coppola / Featuring: Amandha Fox / Voce: Ciccio Merolla & Carolina Franco / Testo: Ciccio Merolla & Luca Caiazzo / Percussioni: Ciccio Merolla / Modelle: Morena Giunta,Miryam Moumen & Mary / Location: Palazzo Venezia / Ufficio stampa e comunicazione: Manuela Ragucci
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