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È stato firmato il nuovo Dpcm che entra in vigore il 16 gennaio che sarà in vigore fino al 15 febbraio.
“Gli impianti da sci rimangono chiusi fino al 15 febbraio, palestre, piscine e cinema fino al 5 marzo, i musei potranno aprire dal lunedì al venerdì ma solo in fascia gialla, cibo e bevande potranno essere acquistati nei bar soltanto fino alle 18: il governo conferma la stretta nel nuovo Dpcm approvato per fermare i contagi da Covid-19 in vigore dal 16 gennaio. E fissa il calendario dei divieti. Mantiene il sistema di divisione dell’Italia per fasce di colore e in attesa del monitoraggio di questa mattina conferma che le regioni a rischio alto andranno automaticamente in arancione. Ribadisce il coprifuoco dalle 22 alle 5 e l’obbligo di mascherina all’aperto e al chiuso”.
17 gennaio, ma la Campania avrebbe i numeri per restare in zona gialla. Ecco cosa cambia dal weekend.
Campania in zona gialla o arancione dal 17 gennaio? Come previsto dal nuovo decreto-legge Covid approvato in Consiglio dei Ministri, da domenica entrerà in vigore una nuova classificazione delle Regioni in fascia gialla, arancione e rossa (a cui si aggiunge, dal 16 gennaio, la nuova fascia bianca). 12 Regioni sono ad alto rischio: 9 vanno verso la zona arancione, mentre 3 potrebbero colorarsi di rosso.
Cosa cambia in Campania, attualmente zona gialla (“rinforzata”)? Ecco le nuove misure in arrivo e cosa aspettarsi nel weekend.
Campania zona gialla fino al 16 gennaio, poi cosa cambia?
La Regione governata da Vincenzo De Luca dall’11 gennaio è stata inserita nella zona gialla. Con ordinanza del ministero della Salute, sono state assegnate alla fascia arancione solo 5 Regioni: Calabria, Sicilia, Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna.
Campania in zona gialla significa che bar e ristoranti possono restare aperti con servizio al tavolo fino alle 18, e che riaprono centri commerciali e negozi, ma non ci si può spostare liberamente fuori Regione.
La zona gialla rafforzata infatti prevede che ci si possa muovere all’interno della Regione in cui si abita, ma per varcare i confini regionali bisogna avere comprovati motivi di lavoro, salute, necessità o urgenza, da indicare nel modulo di autocertificazione richiesto. Resta consentito uscire dalla Regione per fare rientro al proprio domicilio, residenza o abitazione.
Una novità in arrivo con il prossimo Dpcm 16 gennaio che riguarderà tutte le Regioni, a prescindere dal colore, riguarda il divieto di asporto dai bar dopo le 18. La misura, prevista all’interno del nuovo Dpcm su cui è al lavoro il Governo, ha l’obiettivo di contrastare i fenomeni di assembramenti nei pressi dei locali e nei luoghi pubblici che si sono verificati in tutta Italia, sia in zona gialla che in zona arancione.
Covid in Campania: i dati
Per sapere se la Campania diventerà arancione o verrà confermata in zona gialla da domenica 17 gennaio bisognerà aspettare l’uscita del nuovo report settimanale dell’Iss e la pubblicazione dei nuovi decreti ministeriali in Gazzetta Ufficiale. Intenzione del Governo è infatti quella di revisionare i criteri con cui si entra in fascia arancione e rossa, rendendoli più stringenti.
Come sempre, sarà l’ordinanza del Ministero della Salute a decretare la nuova classificazione delle Regioni nelle fasce di rischio.
Per il momento, comunque, i cittadini campani possono tirare un respiro di sollievo perché la loro regione avrebbe le carte in regola per restare in zona gialla. L’ultimo monitoraggio Iss pubblicato l’8 gennaio e relativo alla situazione dal 28 dicembre al 3 gennaio ha rivelato un’incidenza di 96.72 per 100.000 abitanti e un Rt medio pari a 0.79 (valore inferiore 0.67 – valore maggiore 0.92). Si tratta di uno degli Rt più bassi d’Italia.
Nelle ultime 24 ore sono stati registrati + 1.098 nuovi casi e 48 nuovi decessi, 1.379 i guariti. In totale i casi Covid in Campania attualmente sono 203.000 e 3.257 i decessi. Allo stesso tempo la Campania è la Regione italiana più virtuosa per dosi vaccino usate: fatti 86.598 vaccini su 101.145 dosi consegnate, pari a 85,6%.
Vietato l’asporto dai bar dopo le 18: arriva la conferma nel nuovo DPCM
Con l’entrata in vigore del nuovo DPCM è stato confermato il divieto di asporto per i bar dopo le 18, per limitare gli assembramenti della movida.
Con la firma del nuovo DPCM che entrerà in vigore a partire dal 16 gennaio, sono state delineate quelle che saranno le nuove norme anti Covid che scandiranno la quotidianità dei cittadini. Tra queste il divieto del servizio di asporto per i bar dalle 18.
La notizia era già stata diffusa dopo l’incontro tenutosi nel pomeriggio di domenica 10 gennaio, dal presidente del consiglio Giuseppe Conte che si era riunito con i capi delegazione della maggioranza per discutere proprio dei nuovi provvedimenti per il contrasto al Covid, ma adesso, con le dichiarazioni di Speranza, arriva la conferma.
Bar, vietato l’asporto dalle 18: la conferma nel DPCM
Al fine di mitigare la diffusione del virus e scongiurare il rischio sempre più concreto di una terza ondata, il Governo è deciso a stringere ancora le maglie. Nel pacchetto di nuove misure è stato introdotto il divieto di asporto di cibo e bevande dalle 18. Il provvedimento sarà valido esclusivamente per i bar e non coinvolge i ristoranti. Continuerà ad essere consentito il servizio di consegna a domicilio senza limiti d’orario. Nel documento infatti si legge che: “per i soggetti che svolgono come attività prevalente una di quelle identificate dai codici ATECO 56.3 e 47.25 l’asporto è consentito esclusivamente fino alle ore 18:00”.
L’intento dell’esecutivo sarebbe quello di contrastare la movida, visti i numerosi assembramenti che si sono formati da nord a sud dello Stivale nel periodo delle festività natalizie, tanto nei giorni gialli quanto in quelli arancioni. Le restrizioni e la chiusura dei locali infatti non hanno scoraggiato i più mondani, che hanno continuato ad approfittare della possibilità di prendere cibo e bevande da asporto dopo le 18 e fino alle 22 per affollare strade e piazze.
Le altre misure nel DPCM
Tra le altre misure contenute nel nuovo DPCM arriva anche la conferma di una stretta sugli spostamenti, che continueranno ad essere vietati anche tra le regioni gialle.
Anche la riapertura degli impianti sciistii, è stata posticipata al 15 febbraio. La palla adesso è nelle mani dei tecnici che valuteranno le nuove proposte che devono arrivare dalle Regioni dopo che erano state invitate ad aggiornare il protocollo.
Confermato ancora una volta il coprifuoco dalle ore 22 alle ore 6, vietando ogni spostamento anche all’interno del proprio comune di residenza, tranne quelli giustificati, con apposita autocertificazione, per esigenze di lavoro o salute.