Società e relazioni … liquide: il Ghosting

“Siamo diventati degli interruttori che gli altri cliccano a proprio piacimento. Un giorno ci accendono, il giorno dopo ci spengono. Ci sono e non ci sono. Un clic e spariscono. Senza spiegazioni.”  E’ iniziata così la puntata del 28 gennaio di Imagine – Il Mondo Che Vorrei, con questa frase di Fabrizio Caramagna.

Ed è proprio così, una tendenza che esiste da sempre ma che si sta facendo sempre più spazio nella nostra società, una società così all’avanguardia ma così tremendamente fragile … parlo del Ghosting, l’interruzione improvvisa dei contatti con qualcuno senza dare a quella persona alcun tipo di spiegazione. Si sparisce, diventando metaforicamente un vero e proprio fantasma ( da cui la parola inglese Ghost, fantasma ). Ma cosa si nasconde dietro questo atteggiamento? E perchè fa male? 

Più social ma meno sociali: questa sorta di spot è ormai entrato nella mia mente da tempo, osservando con occhio clinico i giovanissimi di oggi ( e non semplicemente criticando, come qualcuno potrebbe pensare ) . Vero che la società sta cambiando, le persone stanno cambiando e il concetto di relazione sta cambiando, ma è anche vero che ciò che invece non può cambiare negli uomini è l’estrema necessità di comunicare con i propri simili: siamo fatti di relazioni, ne abbiamo un bisogno vitale. E, riflettendo, non posso non fare un confronto con ciò che è stata la mia infanzia come quella di altre persone di una generazione considerata ormai vintage. E, attenzione: non ne parlo ponendo noi vecchia generazione come migliori degli attuali adolescenti ( probabilmente se ci fosse stata tanta tecnologia anche ai nostri tempi anche noi saremmo stati meno sociali ), ma ponendo a me e a tutti noi un interrogativo: la tecnologia può davvero essere così utile per le relazioni sociali dei nostri ragazzi? E ne parlo a questo punto in generale, il fenomeno discusso interessa sì molto i giovanissimi, ma non di meno noi vecchietti tecnologizzati! Il termine ghosting ha raggiunto una popolarità tale da rientrare nel linguaggio comune quando si parla di relazioni al tempo del digitale, come quello attuale! Le app di messaggistica come WhatsApp o i social come Facebook, sono parte integrante della vita dei giovani, sono una parte della loro identità e per loro è normale utilizzare tutta questa tecnologia. Quindi la loro comunicazione è implicitamente basata e ruota intorno ai social e alle chat. Per gli adolescenti scrivere su WhatsApp significa parlare con una persona, aver messo un post o una foto su Facebook, significa implicitamente aver comunicato quello che stanno facendo e che quindi i propri amici sono avvisati. Se si vuole riferire in che luogo si è, si posta su Facebook la posizione e quindi non c’è bisogno di comunicarlo ai genitori o agli amici. 

Ecco, lì dove tutto è diventato digitale, virtuale in pratica, è più facile svanire nel nulla se non si vuole proseguire un rapporto, quindi è più facile fare ghosting … Lo scopo di chi fa ghosting è quello di porre fine alla relazione senza doverlo dire, schivando ogni responsabilità e il peso di dover comunicare di aver perso interesse … Alcune ricerche hanno dimostrato che si ricorre al ghosting per evitare di ferire l’altra persona rivelandole di non essere più interessati a frequentarla. Questa motivazione, però, non deve essere confusa per altruismo: la preoccupazione di chi fa ghosting è rivolta solamente ad evitare il disagio emotivo che uscirebbe fuori da un eventuale confronto! Chi pratica ghosting non considera il grande dolore arrecato alle altre persone. Il senso di colpa in questo caso non sarà affrontato direttamente ma sarà in qualche modo evitato, anche se, nel profondo, rimane. Dato che il ghosting viene attuato senza fornire alcuna spiegazione, chi lo subisce è costretto a dare a sé stesso spiegazioni su questo comportamento, senza mai raggiungerne però la completa certezza. È facile quindi immaginare che una persona che ha ricevuto ferite causate dal ghosting presenterà molte difficoltà nell’instaurazione di relazioni future a causa della paura nel fidarsi di nuovo delle persone. 

Se avete a che fare con qualcuno che sparisce all’improvviso, rendetevi conto che sta dimostrando soprattutto la sua inadeguatezza e la sua fragilità. Se invece vi trovate dall’altra parte, se vi rendete conto di non riuscire ad attraversare la fine di un rapporto, considerate piuttosto l’idea di farvi dare una mano da qualcuno di competente. Fare ghosting è un modo di gestire i problemi che nasconde una grande immaturità psicologica e manifesta un miscuglio di sentimenti malsani. Ognuno di noi sa quanto possa essere difficile e a volte molto doloroso, chiudere una relazione. Saper gestire così tante emozioni intense (dal dispiacere al rancore, dal senso di colpa alla paura a quello di fallimento) richiede tanta lucidità. Apriamo il nostro Io a lasciare non macerie ma terreno fertile per tornare a coltivare una nuova, vitale e fiduciosa avventura di relazione.

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