A cura di: Domenico Credo
Dopo aver raccontato un’Italia cruda e senza filtri con “Suburra” ed essersi addentrato nei territori oscuri della Storia recente in serie come “I Diavoli”, “Curon” e “L’Ora”
EZIO ABBATE
ANNUNCIA OGGI L’USCITA
DEL SUO SECONDO ROMANZO
TI VENGO A CERCARE
IN ARRIVO MARTEDÌ 29 APRILE
Una madre, un figlio, una guerra fuori e una dentro
“Mi butto sul letto con un pensiero semplice
che sa di terra, di zolfo, di lava,
e che solo io so quanto forte brucia.
Ti vengo a cercare.”
Ezio Abbate, tra le menti più brillanti e prolifiche dell’audiovisivo italiano contemporaneo, firma un libro potente e straziante, liberamente ispirato a una storia vera.
Il suo secondo romanzo “Ti vengo a cercare” (Mondadori Libri), fuori da martedì 29 aprile e disponibile da oggi in pre-order, è una corsa disperata contro il tempo, il dolore e la morte. Ma soprattutto è il racconto di una madre che, dopo aver perso tutto, trova la forza di tornare viva.
Nelle pagine si riconosce la scrittura di chi ha imparato a raccontare il dolore senza retorica, l’amore senza sentimentalismi e la tensione senza artifici. Head writer di successo, Ezio Abbate ha infatti creato alcune delle serie più importanti e innovative degli ultimi anni, contribuendo in modo decisivo alla ridefinizione del linguaggio televisivo italiano.
Dalla scrittura di Suburra e Suburræterna, cult generazionali che hanno portato il crime italiano a una nuova dimensione internazionale, fino al thriller soprannaturale di Curon sempre per Netflix, passando per l’eleganza e la complessità narrativa de I Diavoli, con Alessandro Borghi e Patrick Dempsey, Ezio Abbate ha costruito un percorso autoriale unico nel panorama italiano.
La sua carriera si estende anche al teatro e al cinema, per cui ha firmato opere che hanno saputo conquistare critica e pubblico: da Banat, candidato miglior opera prima ai David di Donatello, Nastri d’Argento e Globi d’Oro a Frontiera, vincitore del David di Donatello per il miglior cortometraggio.
“Ti vengo a cercare” è il romanzo di un autore che ha già raccontato l’Italia in mille modi – con lo sguardo del crime, del racconto civile e persino dell’horror – e che adesso ha deciso di farlo con una storia profondamente emotiva.
Ezio Abbate (Cassino, 1979), scrive per la tv (Suburra, Suburraeterna, Curon, I diavoli, L’ora, Squadra Mobile e Sinatra di Guè); per il cinema (Banat, candidato miglior opera prima ai David di Donatello, Nastri d’Argento, Globi d’Oro; Frontiera, vincitore del David di Donatello per il miglior cortometraggio); per il teatro (Centoventisei, scritto insieme a Claudio Fava, drammaturgia finalista al Premio Le maschere del teatro italiano, tratto dall’omonimo romanzo pubblicato da Mondadori); ha inoltre scritto e interpretato il podcast Carrasecare, disponibile su tutte le piattaforme.