Mash: trasformare il dolore in rinascita con il nuovo singolo “Tu ti Ami o No?”

Dopo aver conquistato una community sempre più viva e partecipe, Mash torna con un brano intenso e profondamente personale: “Tu ti Ami o No?”, il nuovo singolo che esplora la fragilità, il dolore e la possibilità di rinascita. Un viaggio emotivo che nasce dalle cicatrici ma guarda alla speranza, in perfetta sintonia con il Mashverse, la realtà affiatata che l’artista ha saputo creare e alimentare con autenticità.

In questa intervista per I Love Magazine, Mash racconta il legame profondo con la sua community, l’influenza che ha avuto sul suo percorso creativo, e la forza che nasce dal sentirsi parte di qualcosa di più grande. Un dialogo sincero che ci porta nel cuore di un progetto capace di trasformare la vulnerabilità in una potente forma di resilienza condivisa.

Hai detto che la tua community sa che non ami ripeterti: come credi che reagiranno a questo brano?
Questa canzone risuonerà nei cuori di chi sta passando o ha passato dei momenti difficili: usare il dolore per ricominciare e per rinascere come la fenice dalle ceneri è un po’ il filo conduttore del Mashverse, la nostra community, quindi sono convinto che questo pezzo possa essere d’aiuto a chi mi ha capito e accompagnato fino a questo momento.

Il Mashverse ormai è una realtà affiatata e viva: in che modo ti influenza nel processo creativo?
Sin da quando ho iniziato a scrivere avevo nella mia testa un interlocutore immaginario, un prototipo di “cuore fragile”: ciò che è cambiato ora è che questa immagine mentale ha preso forma diventando tante persone diverse e speciali, che ogni giorno ci tengono a condividere con me quanto la mia musica li stia aiutando e ad affidarmi pezzi della loro storia. Quindi non credo che il mio processo creativo sia cambiato, perché l’obiettivo è ancora quello di raccontare storie che siano di tutti, non solo mie: ho solo molte più persone attorno e quindi più materiale da cui trarre ispirazione.

C’è stato un commento, un messaggio o un incontro con un fan che ti ha colpito particolarmente durante questo percorso?
Un momento in cui ho capito la rarità di ciò che stavo creando è stato al mio concerto di Halloween 2024 al Gasoline di Padova: per questa occasione sono arrivati cuori fragili da tutta Italia, persino da città dall’altra parte dello stivale come Bari e Napoli. Vedere famiglie prendere aerei, treni e auto per venire a un mio concerto mi ha riempito il cuore, così come vedere tutti cantare a squarciagola le canzoni che fino a poco tempo fa cantavo da solo nella mia camera.

Quanto ti ha aiutato la community a credere di più in te stesso?
Sono enormemente testardo, e porto avanti questo progetto con uno spirito militare, del tipo che anche se non mi ascoltasse nessuno continuerei. Però non vi nascondo che, soprattutto nei momenti più difficili, avere la consapevolezza che ci sono persone là fuori che ti hanno inciso sulla pelle, che ci tengono a ringraziarti per ciò che fai, altre che si spingono a dirti “mi stai salvando” (non sono un medico però è commovente), beh, è come alzare lo sguardo quando sei stremato all’ultimo chilometro di una maratona e vedere un mare di cartelli che fanno il tifo per te. Queste persone speciali mi ricordano che sto portando avanti una battaglia che non riguarda solo me, e che questa community può davvero diventare il safe place di tanti altri cuori fragili.

Se potessi ascoltare questo brano insieme a tutti i tuoi follower, che cosa vorresti vedere nei loro occhi?
Fun fact: l’ho fatto davvero! Come da tradizione per i miei abbonati su Patreon anche per questo singolo abbiamo fatto una videochiamata per ascoltarlo tutti insieme qualche giorno prima dell’uscita. Ho visto persone piangere, altre non reagire in modo così vistoso, ma lasciare trasparire dagli occhi tutto ciò che avevano ritrovato delle loro vite nelle mie parole.
Se c’è una cosa che mi infastidisce nella vita è l’indifferenza, e devo dire che è qualcosa che non ho mai riscontrato in chi mi segue. Mi nutro di emozioni sincere, e queste sono quelle che desidero riconoscere in chiunque venga a contatto con il mio mondo.