Salvatore Russo scenografo e costumista – Il sogno, il percorso, la realtà

Appuntamento mercoledì 11 giugno alle ore 18.30 presso l’Istituto Bulgaro di Cultura (Via Madonna di Campiglio 6, Roma) per la presentazione del volume Salvatore Russo scenografo e costumista – Il sogno, il percorso, la realtà di Flavia Pappacena, la monografia pubblicata dal Teatro dell’Opera di Stara Zagora nel 2024 in occasione dei 60 anni di attività del Maestro Salvatore Russo, di cui 30 svolti in Bulgaria.

A condurre la serata il Maestro Enrico Stinchelli con la partecipazione speciale di Maria Dragoni (soprano), Dessi Stefanova (soprano), Tea Purtseladze (soprano), Dario di Vietri (tenore) e, al pianoforte, il Maestro Davide Clementi.

L’evento sarà ad ingresso gratuito e durante la serata saranno esposti bozzetti di scene e costumi del Maestro.

Salvatore Russo si è formato presso l’Accademia di Belle Arti di Roma e ha debuttato ancora giovanissimo (a 23 anni, nel 1963) come costumista al Teatro dell’Opera di Roma. Ha lavorato presso molti teatri italiani (Teatro dell’Opera, Teatro la Fenice, Massimo di Palermo, Bellini di Catania, Accademia Nazionale di Danza, ecc.) e anche stranieri: dal Brasile, al Giappone, alla Corea, alla Germania, alla Svizzera, alle più importanti città della Bulgaria (Sofia, Stara Zagora, Ruse, ecc.). Ha collaborato con registi, coreografi, cantanti lirici e ballerini tra i più prestigiosi della scena internazionale (Christina Anghelakova, Jean Babilée, Franca Bartolomei, Mauro Biancardi, Mauro Bolognini, Filippo Crivelli, Ugo Dell’Ara, Frank Dequell, Ghena Dimitrova, Giuseppe Di Stefano, AntonDolin, Ognyan Draganov, Renzo Giacchieri, Tito Gobbi, H. Graff, Rajna Kabaivanska, Plamen Kartalov, Vesselina Kasarova, Léonide Massine, Giacomo Manzù, Zarko Prebil, Attilia Radice, Enrico Stinchelli, Alberto Testa, Silvia Tomova, Giuseppe Urbani, Micha van Hoecke, Walter Zappolini, Franco Zeffirelli).
Partendo dalle sue radici familiari, dalla sua educazione e dagli studi svolti a latere della sua formazione scolastica (canto e danza), il libro segue il percorso professionale del Maestro dalle prime esperienze di architettura minimalista della scena, influenzate dagli studi presso l’Accademia di Belle Arti, alla sperimentazione della “scenografia dipinta” e alla contestualizzazione storica del costume apprese nel perfezionamento con la grande Lila De Nobili.

Creazioni di scene e costumi per balletti, opere, film, sceneggiati televisivi, sono esaminati rintracciando le fonti iconografiche che permisero a Salvatore Russo di creare un contesto “storicamente corretto” seppur vivificato da libertà creative.

Il Maestro Russo ha ricevuto vari premi e riconoscimenti tra i quali il Premio Positano Léonide Massine, il Premio Gino Tani, il Premio Torre d’Argento, il Premio Gulbenkian.

Flavia Pappacena, professoressa dal 1974 al 2012 di Teoria della danza e di Estetica della danza presso l’Accademia Nazionale di Danza, ha insegnato le stesse materie anche alla facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Roma “La Sapienza” (2006-2014).

È nota a livello internazionale per le sue ricerche inedite sulla danza del XVIII e del XIX secolo e per la sua vasta produzione di manuali tecnici tradotti in più lingue. Degno di nota, il suo libro specificamente dedicato al costume del balletto Il Linguaggio della danza classica. Guida all’interpretazione delle fonti iconografiche (2012, ediz. ital., franc., ingl.).