“Sintesi materiche”, la mostra di Maria Pia Daidone al Museo Pinacoteca di Teora

Nell’ambito delle “Mostre 2025” del “Museo Pinacoteca di Arte Contemporanea di Teora”, a cura di Nicola Guarino e Maurizio Vitiello, sarà inaugurata Sabato 26 Aprile 2025, alle ore 17.30, l’esposizione “Sintesi Materiche” con opere recenti dell’artista Maria Pia Daidone. Nella stessa serata culturale saranno visibili alcune pubblicazioni della Collana “Frontiere della poesia contemporanea”, edita da “la Valle del Tempo”, realizzate con opere di Maria Pia Daidone.

Maria Pia Daidone opera per riepiloghi finali dando vita a sintesi e determina preziosità semantiche.
L’artista opera per coniugazioni estreme motivando e sostanziando una “sintesi materica fattuale”, che non ha nulla a che vedere con una “sintesi virtuale”. Quest’innovazione seriale distingue la sua ultima produzione, che sviluppa tra Londra, Napoli e Cantalupo nel Sannio (IS) e che ha presentato in occasioni espositive di livello, tra cui, la rassegna internazionale di arte contemporanea “Premio Sulmona”, nel 2022 e 2023, e all’”EuroExpoArt” in “VerniceArtFair”, Forlì 2024 e 2025.

Intende, così, sottolineare corpo e colori in un insieme energico e utile, anche per ripartire sostanza e movimento, nonché per determinare trasparenze e motivazioni, d’impeccabile valore semantico e filigrane emotive d’indiscussa valenza, che agitano onde intime e incapsulano vertigini. Con abile azione creativa è stata capace di determinare, in strati e sottostrati, alcuni colori, a contrappunto, e a specificare con garbo linguistico multiple densità tattili. Abbreviazioni risuonano nello specchio della memoria e producono, in un’ansia germinativa, nuove impostazioni calibrate e di carattere.

Con queste opere emerge la volontà dell’artista napoletana di puntare all’essenza delle cose; va dritta al cuore.
Tra le crepe di un tempo senza tempo, prorompe e si erge una consistenza che ci racconta la percezione di un intimo vissuto; quasi come un muro logorato dagli anni, scalfito da guerre e intemperie, da “fermare”.
L’operazione si fa portavoce di una revisione esistenziale.
<<Il materiale cartaceo, come un abile trasformista – racconta Maria Pia Daidone – può diventare carezzevole e fragile o forte, duro, e compatto. Nelle ultimissime opere di questo ciclo fragilità e forza trovano la loro intima convergenza nel concetto di “Sintesi Materica” per diventare sentieri creativi di un intimo e ultimo pensiero proiettato verso l’essenza di un tracciato di vita.>>
La mostra resterà aperta fino a domenica 18 Maggio.