Beabaleari: il duo si racconta

Beabaleari è un duo musicale che nasce nel 2021 dall’unione artistica della cantautrice Diana Tejera e dell’autrice Beatrice Tomassetti, già coppia nella vita. Un progetto originale, ironico, immaginifico ed esistenziale che si interroga sull’umanità e sulla natura delle cose, attraverso una ricerca che vede scienza e poesia mescolarsi con leggerezza.  Le canzoni nascono dal desiderio di comprendere la nostra esistenza in questo universo sconfinato che ci ospita, che ci ha preceduto e che ci sopravvivrà; un rito catartico e liberatorio atto ad alleviare le ansie e i tormenti a cui la grande incertezza della vita, inevitabilmente, ci espone. Mentre si strugge, però, Beabaleari non smette di posare lo sguardo sulla bellezza delle grandi e piccole cose che il mondo ci continua ad offrire, concentrando l’attenzione su dettagli a volte irrilevanti ma salvifici. Il sound è volutamente delicato, ritmato ed estivo. Una produzione dream pop dove passato e presente si intrecciano con armonia, un incontro perfetto tra cantautorato classico e synth spaziali.

Con Giallo Ocra esce nel 2022 il loro primo singolo “Dove si nascondono i megalodonti” e il rispettivo video animato ideato dall’artista e illustratrice Marta Cavicchioni e nel 2023 il secondo singolo “Come dorme un pesce”, il cui video è girato da Giacomo Latorrata.

Ciao ragazze! Iniziamo conoscendovi meglio, come e quando è iniziata la vostra passione per la musica?

Ciao! La nostra passione per la musica è nata da piccole, Beatrice ascoltava Tchaikovsky con la zia e cantava Elvis e i Platters con il padre. Diana è stata folgorata dal suono del pianoforte a 8 anni e da quel momento ha iniziato a studiarlo.

Parlateci di “Come l’acqua sulla luna”, il vostro nuovo singolo. Com’è nato il testo? Qual è la sua storia?

“Come l’acqua sulla Luna” nasce dalla scusa dell’estromissione di Plutone dal Sistema Solare e del suo declassamento a pianeta nano, notizia che ci ha lasciato interdette ma che ci ha fatto allo stesso tempo sorridere. Abbiamo sviluppato l’idea parlando di fortuna, intesa come destino, quella che capita a prescindere dalla nostra volontà, e di quella che invece ci costruiamo da soli con le nostre scelte e con le nostre azioni. In un’esistenza dove tutto è relativo sta a noi preservare le cose a cui teniamo.

Cosa puoi dirci riguardo il videoclip prodotto da So. Me. Entertainment per la regia di Giacomo Latorrata?

Giacomo Latorrata ha già girato per noi il video di “come dorme un pesce”, è un regista sensibile, che ci ha conquistato. Appena ci ha suggerito l’idea per “come l’acqua sulla luna” l’abbiamo subito sposata, ci è piaciuta tantissimo. Giacomo ci ha detto: “L’idea è stata quella di rappresentare i diversi tentativi di riconnessione al sistema solare del pianeta Plutone attraverso segnali morse, bug, tentativi di accesso a una vita fatta di gas e polveri che non riusciamo a decifrare: i disturbi delle radiofrequenze satellitari, il sound che riporta indietro nel mondo analogico e il digitale dei ’90”.

Qual è il vostro rapporto con la città di Roma?

Amiamo molto Roma con tutte le sue contraddizioni. È una città bellissima, che se ci si sofferma a guardarla si rimane a bocca aperta, ma allo stesso tempo è una città faticosa, poco funzionale, a volte snervante. Ma alla fine i suoi scorci, il clima e quell’atmosfera ciondolante che la contraddistingue la rendono irresistibile.

I vostri progetti futuri? Qualche anticipazione?

I nostri progetti futuri sono sicuramente la realizzazione dell’album di Beabaleari che dovrebbe uscire in autunno e la programmazione di un tour. Realizzeremo di sicuro altri 2 videoclip, il primo in uscita a Settembre legato a una docuserie che non anticipiamo.