“Compassion” il nuovo singolo: intervista alla band dei Perfect View

“Compassion” è l’ottavo capitolo del concept album “Bushido” dei Perfect View e racconta del valore della compassione. Il protagonista riflette sulla sua fragilità, fiero della sua armatura ma consapevole che basterebbe poco per farlo cadere. Anche per questo sa che il tempo vola, è prezioso e non deve essere sprecato. La compassione significa anche concedere una fine onorevole ad un nemico agonizzante.

Iniziamo conoscendovi meglio, come e quando sono nati i Perfect View?

La band si forma alla fine del 2008, con l’intento di comporre musica originale sullo stile di  influenze (hard rock melodico con un tocco prog) come Journey, Toto, Queensriche, Winger etc…

Nel 2010 esce il primo album Hold Your Dreams, seguito da Red Moon Rising (2014) e Timeless (2018)

Dopo diversi cambi di line-up, la formazione attuale e’ la seguente: Francesco “Joe” Cataldo, Chiatarra/cori, Frank Paulis, Basso/Cori, Davide “dave” Lugli , Batteria, Alberto Bettini, Tastiere/programmi e Damiano Libianchi, Voce.

Parlateci del vostro nuovo singolo “Compassion”. Com’è nato il testo? Qual è la sua storia?

Essendo un concept album i brani sono correlati uno con l’altro costituendo dei veri e propri capitoli che raccontano la storia del protagonista. Quasi la totalita’ di essi si rifà ai valori e principi guida dei samurai il Bushido appunto,. La Compassione è uno di questi valori.

Joe (Chitarrista della band ed autore dei testi) lo ha costruito traendo spunto dal capitolo della storia creata da Frank.

Cosa potete dirci riguardo il videoclip del singolo?

Non si tratta di un video-clip classico, bensi’ di un “Scenery-Video”.

Abbiamo fatto questa scelta, perche’ c’e’ un progetto in divenire che dara’ continuita’ a questa associazione di “Immagini e Musica”.

C’e’ stata una lunga ricerca perche’ volevamo cercare di raffigurare quello che avviene nel brano quindi, una volta scelte le immagini ne abbiamo acquistato la licenza. E’ stato creato uno staff di lavoro che collega l’Italia al Giappone, ad esempio i “Kanji” che ogni tanto compaiono nel video accompagnati dalla traduzione in inglese, sono stati disegnati a mano da un nostro fan Giapponese.

Quali emozioni provate quando suonate?

Beh, credo che ognuno di noi viva a proprio modo quello che prova mentre vive, interpreta e suona col proprio strumento ciò che ha composto, ma credo che il bello di essere una band sia anche rivivere tutti insieme su un palco la carica e l’adrenalina di trasmettere al pubblico le nostre emozioni e quelle che questa storia da noi raccontata può trasmettere. Ovviamente condita dalla nostra musica!!!

I vostri progetti futuri? Qualche anticipazione?

Molto bolle in pentola, diciamo che stiamo lavorando alla scaletta per i prossimi due live che avremo a fine Agosto, ma contemporaneamente stiamo anche rifinendo materiale per un futuro progetto riguardante Bushido più articolato e completo, se così possiamo dire.