Giuseppe Vesi, la pizza fritta diventa oversize: ecco “Sessanta centimetri di bontà”

di Enrica Buongiorno

Giuseppe Vesi interpreta un must della gastronomia classica partenopea, la pizza fritta che diventa oversize, ribattezzata “Sessanta centimetri di bontà”.

Nei secoli questo prodotto ha sfamato generazioni di napoletani e non solo, in ultimo, nel primo dopoguerra per qualche tempo, a causa della carenza di legna da ardere nei forni, ha sostituito la pizza rotonda e il suo rito, solo che da allora fritta nell’olio, si è ritagliata il suo ruolo, preciso, speciale. Molti i nomi assegnati negli anni alla pizza fritta, uno dei tanti è “il calzone”, ‘o cazone” in lingua napoletana. Divenne famosa a Napoli, anche perché i pizzaioli avevano inventato un pagamento rimandato di una settimana, che veniva chiamato “ogge a otto”, cioè oggi a otto. E la formula ne decretò il successo. Non a caso elevata anche ai successi cinematografici, quando diventa una delle protagoniste di un famosissimo episodio de “L’oro di Napoli” con Sophia Loren, questa succulenta pietanza sembra però vedere la luce qualche secolo prima. È infatti il poeta Giovanni Battista del Tufo il primo a parlare di “zeppolelelle”, delizie di pasta lievitata croccanti all’esterno e morbide all’interno, cosparse di miele. Siamo nel 1500. Tre secoli dopo, nel 1837, Ippolito Cavalcanti, illustre cuoco e scrittore, ne descrive la farcitura, annoverando tra gli ingredienti baccalà, pesce azzurro e alici. Ma il rapporto con questo manufatto è sempre ben saldo per i napoletani. Lo ritroviamo in tempi recenti, soprattutto di domenica, quando rappresenta un ottimo “aperitivo” prepasto, in attesa dei rinomati pantagruelici pranzi della festa.

Giuseppe Vesi e la sua “Sessanta centimetri di bontà”


Oggi la “Sessanta centimetri di bontà” di Giuseppe Vesi, che si può degustare nel suo locale in via Luca Giordano a Napoli incontra e prosegue la tradizione della fritta napoletana. Tanti i gusti proposti in menù: al salame con ricotta di bufala campana, pepe nero, salame tipo Napoli, fior di latte di Agerola, pomodoro San Marzano DOP dell’agro nocerino sarnese; al cotto con ricotta di bufala campana, pepe nero, prosciutto cotto alta qualità il Nobilcotto, fior di latte di Agerola, pomodoro San Marzano DOP dell’agro nocerino sarnese; alla mortadella con ricotta di bufala campana, provola di Agerola, mortadella classica presidio Slow food, pesto di pistacchio di Bronte DOP Aroma Sicilia; alla scarola con fior di latte di Agerola, scarola, capperi, pinoli, olive nere.

Nel variegato menù (tra le tante golose proposte) ci sono anche preziosi “finger” ai tanti gusti proposti sempre da Giuseppe Vesi fatti con un impasto dalla doppia lievitazione e doppia cottura (a vapore e al forno). Una vera delizia da gustare prima della pizza o con un colorato aperitivo.

𝐆𝐢𝐮𝐬𝐞𝐩𝐩𝐞 𝐕𝐞𝐬𝐢 – 𝐏𝐢𝐳𝐳𝐚 𝐆. & 𝐀𝐩𝐞𝐫𝐢𝐭𝐢𝐟

via Luca Giordano, 162

Napoli

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