Worldcoin, il progetto cripto lanciato da Sam Altman di OpenAI, è al centro di crescenti critiche e indagini da parte di governi di diverse nazioni. Ben oltre 2 milioni di persone hanno già aderito, acconsentendo alla scansione delle loro iridi tramite i dispositivi “orb” di Worldcoin in cambio di un passaporto digitale e criptovaluta gratuita.
La preoccupazione principale sta emergendo tra i difensori della privacy, i quali esprimono dubbi sulle pratiche di raccolta e gestione dei dati da parte di Worldcoin. Nonostante le rassicurazioni del progetto, molti governi stanno prendendo seriamente in considerazione l’impatto sulla privacy dei cittadini. Ecco cosa stanno facendo alcuni paesi chiave:
ARGENTINA: L’autorità regolatoria dei dati, Agencia de Acceso a Informacion Publica (AAIP), ha avviato un’indagine su Worldcoin riguardo alla raccolta e all’utilizzo dei dati personali. Una mossa significativa che potrebbe portare a importanti cambiamenti nelle pratiche del progetto. Da aggiungere che, gli impiegati della ormai enorme community di Worldcoin, offrono denaro, per l’esattezza 30 dollari in criptovalute dell’omonima azienda, per convincere le persone di zone eccessivamente disagiate del paese a prestare la propria identità con una scansione della propria iride.
REGNO UNITO: L’Information Commissioner’s Office ha annunciato di esaminare attentamente Worldcoin, sollevando domande sulla sicurezza e sulla protezione dei dati nel Regno Unito.
FRANCIA: Il CNIL, l’ente regolatore francese per la protezione dei dati, ha effettuato controlli presso l’ufficio parigino di Worldcoin. La legalità della raccolta dei dati biometrici è ora sotto la lente d’ingrandimento.
GERMANIA: Un watchdog tedesco è in azione dallo scorso anno, indagando sulle preoccupazioni riguardo al trattamento di dati biometrici sensibili da parte di Worldcoin. La Bafin, regolatrice finanziaria tedesca, si è unita all’indagine, aggiungendo ulteriore pressione sul progetto.
KENIA: Il governo keniota ha sospeso le attività locali di Worldcoin per valutare i potenziali rischi per la sicurezza pubblica. Le preoccupazioni riguardano il consenso dei consumatori in cambio di incentivi monetari, un confine che sembra essere stato superato.
Questi sviluppi mettono in luce la necessità di una riflessione globale sulla privacy e la sicurezza delle informazioni personali in un’era sempre più digitale. L’avanzamento delle tecnologie, se da un lato offre opportunità, dall’altro solleva domande cruciali sulla protezione dei nostri dati personali. Rimanete sintonizzati per ulteriori aggiornamenti su questo affascinante ma controverso capitolo nell’universo delle criptovalute.
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