Athena Barbera: il viaggio profondo nell’animo umano con “Tacite Ombre”

“Tacite Ombre” si presenta come una silloge poetica scritta in versi liberi, attraverso la quale Athena Barbera guida il lettore in un viaggio profondo nell’animo umano. Il protagonista, un “Io” incauto, si trova a scrutare il mondo con occhi colmi di dubbio, in una costante ricerca di significato che possa condurlo verso la sublimazione. I versi, vagabondi in cerca di un rifugio sicuro, si rivolgono a un interlocutore intrappolato nelle spire avvolgenti dello struggimento, il sentimento più potente che possa abitare il cuore umano.

Nel corso della silloge, emerge la figura di un amante, mentre la natura stessa oscilla tra esplosioni di vitalità e chiusure introspettive, come un guscio di noce che racchiude la sua essenza. Il dolore, inevitabile compagno di questo viaggio emotivo, è obbligato a esprimersi attraverso parole mute, creando un’atmosfera di tensione e introspezione.

La dedica agli umori mutevoli dell’amore permea ogni pagina, sottolineando la capacità di Athena Barbera di catturare le sfumature più complesse delle relazioni umane. La sua poesia si distingue per la capacità di tradurre emozioni ineffabili in versi che toccano le corde più profonde del cuore.

In conclusione, “Tacite Ombre” non è semplicemente una raccolta di poesie, ma un viaggio intenso e commovente attraverso l’anima umana. La raffinatezza linguistica di Athena Barbera e la sua maestria nel dipingere con le parole rendono questa silloge un’opera imperdibile per gli amanti della poesia che desiderano immergersi in un universo di emozioni autentiche e profonde.

Congratulazioni, Athena, per il tuo straordinario successo al concorso Milano International 2023. Come hai reagito quando hai scoperto di aver vinto il primo premio per la tua silloge poetica “Tacite Ombre”?

Sorpresa e incredula. Anche un po’ indifesa. Non avrei mai pensato di vincere un premio per la poesia, visto che mi occupo quasi esclusivamente di saggistica e narrativa a livello professionale. Continuo a provare stupore all’idea che i miei versi sparsi, mai condivisi prima con nessuno, abbiano ricevuto un riconoscimento così importante.

La poesia è per te uno spazio di libertà. Puoi condividere con noi come questo genere ha influenzato il tuo modo di esprimere e affrontare le complessità emotive?

La poesia mi è sempre stata indispensabile per sublimare, e quindi tentare di risolvere, fragilità e nodi emotivi. La sintesi concessa dal mezzo espressivo della poesia e la possibilità di fotografare il sentimento di uno specifico momento attraverso le parole giuste, mi consentono di analizzare l’inquietudine, disarmandola.

Parlando di “Tacite Ombre”, ci puoi dare uno sguardo più approfondito sulla silloge? Qual è il filo conduttore e cosa hai cercato di comunicare attraverso questi versi liberi?

È il mio sguardo sul mondo, sulla natura, sull’amore. È l’incantamento e lo stupore verso il reale. Il dubbio che scava dentro. L’esigenza di fermare nuove consapevolezze, seppur dolorose, rivolgendomi spesso a un preciso interlocutore nel tentativo di trasformare esperienze personali in sentimenti universali.

La tua carriera letteraria ha abbracciato diversi generi, dalla narrativa alla saggistica e ora alla poesia. Come questa varietà di espressioni ha contribuito alla tua crescita come scrittrice?

La mia formazione professionale in ambito editoriale come editor, ghostwriter e traduttrice, mi ha sempre restituito l’immagine di un’artigiana della parola, non di una scrittrice. Infatti non mi ritengo tale. Di certo lo studio dei testi poetici mi ha consentito di affinare una scrittura per immagini così da raggiungere la comprensione immediata del lettore. E suscitare qualche moto dell’animo.

Infine, cosa possiamo aspettarci prossimamente da Athena Barbera? Hai già in mente nuovi progetti o nuovi territori da esplorare?

Dopo “Tacite Ombre” e un brano blues scritto per gioco e che rischia persino di essere prodotto, torno a ciò che mi è più congeniale: la saggistica. Sono in procinto di concludere un saggio biografico sulla più importante donna del potere nazista. Un lavoro impegnativo che ha richiesto tre anni di documentazione, un vero banchetto per me che adoro il lavoro di ricerca.

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