I Fifth Town raccontano ‘I Can’t Feel My Face’

Benvenuti a questa nuova intervista con i Fifth Town, che oggi ci raccontano il loro ultimo singolo “I Can’t Feel My Face”. Un brano che esplora un viaggio intenso e personale nella mente del suo protagonista, un giovane ragazzo che si trova in una situazione apparentemente comune: una festa con amici. Tuttavia, l’atmosfera si carica di tensione quando scorge da lontano la ragazza per la quale prova dei sentimenti profondi.

La canzone ci porta attraverso i pensieri del ragazzo che, mentre osserva la ragazza ballare, si perde in una serie di domande e riflessioni, aggravate dal suo stato leggermente alterato. Questo stato non lo aiuta a chiarire i suoi sentimenti o a scoprire la verità su di lei, ma lo lascia piuttosto con un senso di confusione. La trama del brano, con un ritmo incalzante e coinvolgente, cattura perfettamente l’atmosfera della festa, dividendo l’esperienza del protagonista in momenti distinti: un intro, un corpo centrale intenso, e un finale che segna una specie di ritorno alla realtà, anche se solo per un attimo.

Oggi, i Fifth Town ci guideranno attraverso la creazione di questo singolo, discutendo come hanno trasformato una storia di cotte giovanili e confusione sentimentale in una canzone.

Come vi siete formati come band e come avete scelto il vostro nome?
Ci siamo conosciuti nel 2019, successivamente nel 2021 abbiamo deciso di formare ufficialmente il gruppo sotto il nome di Fifth Town. La scelta del nome deriva dalla frazione di Forlì, PIevequinta, dove ci incontravamo per provare assieme, tradotto poi in inglese.

Chi sono i membri della band e quale ruolo ha ciascuno nel gruppo?
(Alex) Attualmente Fifth Town è un progetto diretto da me, Alex Verna, chitarrista e cantante. Durante i concerti vengo spalleggiato dai miei amici per coprire le parti di batteria e di basso.

Quali sono state le principali influenze musicali per la vostra band?
Ce ne sono diverse in realtà, tra le tante in particolare citiamo il rock di fine anni 60 e l’indie-rock anni 2000, che sono le correnti principali che ci offrono maggiore ispirazione.

Avete un album in lavorazione? Se sì, cosa possiamo aspettarci da esso?
Sì, abbiamo un EP da pubblicare, composto da 5 nostri brani. Vi aspetta il nostro sound che trovate nelle canzoni già pubblicate, ma con una spinta in più quando lo ascolterete per intero. In particolare, ogni canzone è diversa, ma insieme si legano bene.

Come descrivereste la vostra evoluzione musicale dalla formazione della band fino ad oggi?
É stato un percorso intricato ma emozionante. Ci sono stati alti e bassi ma comunque mi ritengo soddisfatto del lavoro che si sta svolgendo.

Potete raccontarci qualcosa sul processo di scrittura e registrazione di “I Can’t Feel My Face”?
(Alex) Una sera, mentre stavo improvvisando al pianoforte, riuscii a tirare fuori una bozza del ritornello. I giorni successivi, riascoltando vecchie demo nel computer, trovai l’intro del brano e lo perfezionai. Da lì nacque la prima stesura di I Can’t Feel My Face. Più avanti, portai il brano in sala prove e iniziammo a suonarlo e a raffinarlo. Un pò di tempo dopo siamo andati a Studio 2 per registrarla, assieme alle altre 4.

Dove possono i vostri fan ascoltare il nuovo singolo?
Lo potete ascoltare su tutte le piattaforme di streaming, come Spotify, YouTube (con il nostro videoclip), Apple Music etc.

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